Scopriamo le Terre Carricine
Sette comuni della provincia di Chieti, tra i fiumi Sangro e Aventino, uniscono le loro forze per condividere uno sviluppo turistico sociale, paesaggistico ed enogastronomico insieme al ricco patrimonio di storia, d’arte e all’incanto del paesaggio: un museo della memoria della civiltà contadina e pastorale a cielo aperto
Di fronte alla Maiella, la montagna madre d’Abruzzo che dall’aprile del 2021 è entrata a far parte del “Global Geopark Unesco”, è nato nel 2020 il comprensorio delle “Terre Carricine” in provincia di Chieti, tra i fiumi Sangro e Aventino. Relativamente piccola questa area geografica montana e collinare era abitata anticamente dalla tribù sannitica dei Carricini, e annovera, in uno straordinario parco naturalistico, i comuni di Altino, Casoli, Gessopalena, Montenerodomo, Pennadomo, Roccascalegna e Torricella Peligna.
Tutti insieme costituiscono un primitivo mosaico paesaggistico di un Abruzzo dalla forte vocazione ambientale e dove uniscono le loro forze per una promozione e valorizzazione turistica integrata. Anticamente dal II secolo a.C. questo territorio dopo i sanniti fu terra di conquista dei Romani come testimoniano ancora oggi i resti archeologici a Juvanum nei pressi di Montenerodomo e a Cluviae vicino Casoli.
Storia antica a parte, i borghi delle Terre Carricine hanno realtà economiche e tradizioni diverse e si contendono un turismo non di massa, ma di qualità, che da alcuni anni ha scoperto la bellezza sempre verde dell’Abruzzo montano e collinare che nell’Ottocento affascinò anche il viaggiatore tedesco Ferdinand Gregorovius per “la sua bellezza singolare, fiera e armoniosa”.
E’ arrivato il momento per il territorio di varcare i ristretti confini geografici, per adempiere alla missione di creare un comune sviluppo turistico sociale, paesaggistico ed enogastronomico e condividere il suo ricco patrimonio di storia e d’arte unitamente all’incanto del paesaggio, punteggiato da laghi, boschi, oasi e riserve naturali unitamente al fascino alle vestigia archeologiche sannitiche, romane e medievali: un museo della memoria della civiltà contadina e pastorale a cielo aperto che si estende tra il Sangro e l’Aventino.
Di questo territorio d’Abruzzo dalla “bellezza singolare, fiera e armoniosa”, non si può non condividere l’invito a visitarlo rivolto dalla scrittrice Donatella Di Pietrantonio: “Sono innamorata dei borghi. Ogni tanto mi prendo un giorno libero e vado a trovarne due o tre in una zona dell’Abruzzo che non sia quella in cui risiedo. Nei paesi non c’è fretta di niente. Si vive al ritmo del sole che sorge, compie il suo arco in cielo e tramonta dietro una montagna”.
I prodotti enogastronomici
Il panorama enogastronomico delle Terre Carricine offre numerosi prodotti della civiltà contadina che si tramandano ancora nei nostri giorni. Ogni paese del comprensorio vanta alcune peculiarità culinarie che costituiscono un gustoso mosaico di prelibatezze di cui il presidio Slow Food ne testimonia l’eccellenza.
Di gran livello è la coltivazione delle Olive Intosso e dell’olio extravergine a Casoli. A Torricella Peligna, Casoli e Montenerodomo, la norcineria ha una storia antica che si tramanda da generazioni e il “Salsicciotto frentano” ne è l’emblema. Nel piccolo paese di Altino non si può non degustare i peperoni dolci di colore rosso intenso. La patata di montagna di Montenerodomo per la sua straordinaria capacità di resistere al freddo invernale insieme a quella della conservazione è la protagonista dei piatti della tradizione locale.
Oltre ai presidi Slow Food per un buon viaggio nelle Terre Carricine si è accompagnati da altri prodotti enogastronomici di qualità e innovativi. A Gessopalena si può degustare i vini prodotti dai vitigni autoctoni del territorio come il Nero Antico e la Vedovella Nera. A Torricella Peligna il sedano nero si sta facendo strada sulle tavole, con la preparazione di piatti gustosi del territorio, ed è utilizzato anche per la preparazione di una birra artigianale. Roccascalegna è una delle cinque “Città del miele” d’’Abruzzo, la regione dove “scorre latte e miele”, si producono diverse qualità sia di mieli unifloreali, come l’acacia e la sulla, che con la varietà di millefiori.
Le attività sportive e del tempo libero
In questo angolo della provincia di Chieti delle Terre Carricine bene si addice la massima di San Bernardo da Chiaravalle per le attività sportive e il tempo libero: “Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà”. Il paesaggio, diventato una galleria d’arte da vivere in ogni stagione, è parte integrante delle passione degli sportivi che qui, tra un’attività e l’altra, possono vivere a stretto contatto anche con la storia di epoche lontane grazie alle generazioni passate che hanno trasformato e protetto il territorio trasformando la natura in cultura.
In mountain bike o con il trekking ci sono vari percorsi intercomunali su strade sterrate, individuali o di gruppo, come quello che va da Gessopalena a Roccascalegna, oppure quello più impegnativo dal Parco delle Lisce di Pennadomo a Torricella Peligna e fino a Montenerodomo.
Attraversa la storia dei popoli Sanniti e dei Romani il Sentiero dei Carricini che, con partenza da Torricella Peligna, attraversa il Bosco Paganello e la contrada di Tre Colori di Montenerodomo dove un tempo c’erano delle terme sulfuree di probabile origine romana, fino a raggiungere il parco archeologico di Iuvanum.
Mentre il Sentiero dei Monti Carricini si estende per quasi 13 km, nel comune di Montenerodomo e permette di stare a stretto contatto con la natura con la possibilità di ammirare paesaggi mozzafiato e le vestigia di Mura megalitiche come quelle di Monte di Maio e di Colle della Guardia fino a raggiungere il parco archeologico di Iuvanum.
Il maneggio di Torricella Peligna consente escursioni a cavallo con sullo sfondo la maestosità della Maiella. A Pennadomo le svettanti Pietre Lisce sono meta irrinunciabile di climbers e appassionati di arrampicata, di cui le più impegnative sono le Placche dell’Oasi, una eccellente palestra anche per la campionessa del mondo Angelika Rainer.
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