La città è costituita da due nuclei principali, Chieti Alta e Chieti Scalo.
Chieti Alta è il nucleo più antico e comprende il centro storico che, situato sul colle, ospita numerosi resti ed edifici in vari stili che raccontano delle molte fasi storiche attraversate del capoluogo teatino.
Chieti Alta, tra i nuclei cittadini più antichi d’Italia, fondata, secondo la mitologia, dall’eroe Achille, che gli diede il nome di Teate in onore di sua madre. Caratterizzata da un dedalo di vicoli che si intrecciano ed incrociano le vie principali, è un susseguirsi di scorci caratteristici che ne raccontano la storia. E’corso Marrucino, con i suoi portici, la principale arteria del centro, dove concedersi qualche acquisto nei suoi negozi, e magari qualche assaggio in uno dei suoi numerosi locali storici. Non solo acquisti e assaggi ma anche belle chiese, tra cui la chiesa di San Francesco della Scarpa, con le scenografiche rampe di scale che salgono all’ingresso, la chiesa più importante della città dopo la cattedrale di San Giustino, affacciata su piazza Vittorio Emanuele II, con l’imponente campanile, le sei piccole navate di due campate ciascuna della Cripta, e la Cappella barocca dell’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti.. Chieti propone anche piazzette e palazzi storici. Da non perdere la bella esedra della Pescheria, tra i più interessanti monumenti della città, che sorge davanti al bell’edificio del Seminario Diocesano.
Museo Costantino Barbella, situato nel seicentesco palazzo Martinetti Bianchi e dedicato allo scultore teatino, dove si possono ammirare numerose sculture di Barbella, maioliche e svariate collezioni d’opere d’arte. Interessante la Sala delle carte che custodisce una collezione di acquerelli e tempere raffiguranti costumi regionali del XVIII e del XIX secolo.
Pranzo con uno dei piatti simbolo della cucina abruzzese, gli spaghetti alla chitarra, dal nome dell’attrezzo utilizzato per la loro realizzazione, che regala una sezione quadrata agli spaghetti, da assaporare con un ragù misto di carne di manzo e da accompagnare con un classico vino rosso regionale, il Montepulciano delle Colline Teramane.
Pomeriggio da dedicare ad altri tesori della cultura teatina, il Museo del Palazzo dè Mayo. Un imponente edificio racchiude i tesori di Palazzo dè Mayo; ventitrè sale nelle quali ammirare più collezioni di artisti abruzzesi e non. Barbella, Fattori, Francesco Paolo Michetti, Guccione e Vespignani sono solo alcuni degli artisti dei quali sono esposte le opere; poi una collezione di argenti provenienti da varie zone d’Europa.Dulcis in fundo, il Museo archeologico nazionale d'Abruzzo, dove è conservato il famoso ed emozionante "guerriero di Capestrano", una scultura in pietra e marmo del VI secolo a.C. Rinvenuta casualmente nel 1934 in una necropoli dell'antica città di Aufinum (Ofena), località a nordest di Capestrano (Aq), è una delle opere più monumentali e impressionanti dell'arte italica: raffigura un guerriero alto ben 2,10 metri! Probabilmente era posta sulla tomba dell'uomo, certamente di alto lignaggio.
Chieti Scalo è invece la parte nuova e maggiormente commerciale della città. Adagiata nella vallata a nord della collina ed estesa fino all'argine destro del fiume Aterno-Pescara, si è sviluppata seguendo prevalentemente il percorso dell'antica Via Tiburtina Valeria (che nel tratto urbano viene ridenominata e suddivisa in Via Aterno, Viale Abruzzo, Viale Benedetto Croce e Viale Unità d'Italia) e della ferrovia che l'attraversa. Proprio grazie al notevole sviluppo di questa parte della città negli ultimi decenni, ad oggi Chieti è bene integrata con tutti i comuni circostanti e soprattutto nella zona Scalo è popolata anche da numerosi studenti universitari che frequentano il Campus dell'Università Gabriele d'Annunzio.
La via principale della città è il Corso Marrucino, che va da piazza Trento e Trieste (comunemente conosciuta anche come piazza Trinità), costeggia piazza Gian Battista Vico, attraversa piazza Gian Gabriele Valignani e termina su Via Arniense, nel cuore del centro storico del capoluogo teatino. Il palazzo del Municipio si trova in piazza San Giustino (un tempo intitolata a Vittorio Emanuele II), mentre il palazzo della Provincia si trova lungo Corso Marrucino. Attualmente la sede municipale è situata su Corso Marrucino nei pressi di piazza Valignani, all'interno dell'ex sede della Banca d'Italia - chiusa nel 2009: la nuova sistemazione si è resa necessaria in seguito ai danni riportati dalla sede storica municipale, in piazza San Giustino, per il sisma aquilano del 6 aprile 2009.