I campi di mais
Sempre attenta alla conservazione del territorio, con il mio lavoro cerco di far conoscere tutte le sfaccettature dell'arte della lana, dei tessuti, delle tinture ecc... attraverso un trapasso di nozioni collaborando con fattorie didattiche, scuole, associazioni, centri anziani, circoli ricreativi ecc...
Un posto dove con i fili si raccontano storie che possano riempire gli spazi lasciati vuoti dalla frenesia che ha invaso le nostre vite, ridare voce alle memorie mute e restituire nuova vita a capacità inutilizzate da tempo. Gli intrecci non sono fatti di numeri e simboli imprigionati in un foglio a quadretti, ma parlano del colore dei pascoli in montagna, dei rintocchi delle campane portati dall’eco, del frusciare degli alberi mossi dal vento. Mi piace far riemergere storie che avvolgano le persone che mi ascoltano e le scaldino come una morbida mantella.
L’antico e stupendo borgo di Fontecchio abitato oggi da circa 410 abitanti. Il centro storico, di straordinaria bellezza, conserva intatta la caratteristica di borgo fortificato medievale, con porte di accesso, tratti di alte mura, torri, stretti percorsi a gradini acciottolati, eleganti archi in pietra levigata e maestosi palazzi, tra i quali spicca il possente palazzo fortificato dei baroni Corvi (sec. XV-XVI) e l’altrettanto maestoso Palazzo Muzi. All’interno del borgo, si trova la torre fortificata detta Torre dell’Orologio (XV sec.) in quanto ospita alla sua sommità uno dei più antichi orologi d’Italia. Particolare di questo quadrante è che muove l’unica lancetta in base ad un perfetto meccanismo di pesi (ancora visibile da dentro la torre) e batte le ore “all’italiana”, cioè di sei ore in sei ore. All’interno della Torre dell’Orologio, in uno spazio di suggestiva bellezza, è ospitato lo Spazio della Memoria, una mostra fotografica permanente sulla città dell’Aquila e sulle aree intorno prima e dopo il terremoto del 2009.
Nella centrale e scenografica Piazza del Popolo, che ha conservato le sue case-bottega medievali e l’antico Forno del XV secolo, Fontecchio mostra il suo monumento più prezioso, che è anche il simbolo del paese: la stupenda Fontana trecentesca, con vasca a quattordici facce divise da pilastrini e, al centro, una ornamentale colonna sormontata da una piccola edicola di stile gotico.
Appena fuori dal paese si trova poi il maestoso convento di S. Francesco (XII sec.), attualmente utilizzato come ristorante, che presenta uno stupendo portale romanico-gotico e un magnifico chiostro ad archi di pietra con ricchi capitelli. Oltre la montagna a ridosso del paese possono infine visitare le notissime Pagliare, caratteristico borgo agro-pastorale su un pianoro sotto il Sirente.