Escursionismo e avventure sulle montagne d'Abruzzo
Luca Spinogatti, dottore in Scienze Naturali e Accompagnatore di media Montagna del Collegio Regionale delle Guide Alpine d’Abruzzo.
Sono nato a Guardiagrele, ai piedi della Majella, e l’andare in montagna non ha avuto un inizio preciso. Posso dire che a 5 anni sono salito e ho passato la notte in un bivacco a 2500 metri; forse fu quello il mio “battesimo della montagna”.
Da allora ho salito montagne e percorso migliaia di chilometri sui sentieri di tutta Europa, in Italia, in Austria, in Grecia, in Spagna e nei Balcani, restando però sempre profondamente legato all’Appennino centrale e alla Majella in particolare.
La diffusione della conoscenza del territorio, della biodiversità e della storia sono i punti cardine della mia attività, che si rivolge a tutti coloro abbiano la volontà di avvicinarsi all’ambiente montano.
Dal 2005 svolgo professionalmente l’attività di accompagnamento in montagna.
Francesca Mastromauro, Accompagnatore di media Montagna del Collegio Regionale delle Guide Alpine d’Abruzzo.
Sono una appassionata della Montagna, del viaggio e dell’avventura, praticamente da bambina. Sono nata a Pescara nel Marzo 1975, da due genitori sportivi e attivi, e ho iniziato prestissimo a praticare gli sport di Montagna. Amo la neve in tutte le sue meravigliose forme.
Pratico lo sci alpino e sci-alpinismo finchè ce n’e’ da scendere. Un lungo periodo della mia vita l’ho passato scalando montagne e pareti con il mio compagno Raffaello Toro, attualmente Guida Alpina. Ho praticato l’alpinismo e il free climbing, in Abruzzo, Italia ed estero, fino alla nascita della mia bambina Margherita. Negli anni 2000 ho viaggiato all’estero , nei paesi piu’ lontano ed affascinanti (Sud America, Africa, Russia ed Europa).
Attualmente la mia passione e’ l’escursionismo e salire le Vette, in particolare quelle dell’ Appennino abruzzese.
Dal 2015 ho il titolo di Accompagnatore di Media Montagna e Maestro di Escursionismo. Amo l’Abruzzo piu’ di ogni altro territorio al mondo, le sue Montagne in particolare, il patrimonio naturale, antropologico e culturale che lo distinguono. Il mio sogno e’ quello di far conoscere a piu’ persone possibile questo meraviglioso patrimonio!
QUESTO E' L'ABRUZZO
Una terra di contrasti, tra il nord e il sud, l’Abruzzo è la più varia e imprevedibile regione dell’Italia.
In Abruzzo puoi avere l’impressione di essere su una cima delle Alpi o su una spiaggia siciliana, in un vigneto toscano, in un museo del lazio, in un uliveto umbro, in un sito archeologico campano o addirittura in una bottega artigiana lombarda. Tutto condensato in un territorio di poco più di 10000km quadrati e di 1300000 abitanti.
Il tratto distintivo della regione denominata Abruzzo, la sua colonna vertebrale, è la catena appenninica, che qui raggiunge le sue massime elevazioni e i suoi paesaggi più spettacolari. Regno di natura selvaggia, borghi e tradizioni, le montagne d’Abruzzo custodiscono un patrimonio di biodiversità estremamente prezioso, tanto da meritare uno speciale regime di tutela con ben tre parchi nazionali e uno regionale.
Regno di lupi e pastori, l’Abruzzo montano rinnova ogni giorno quel patto di convivenza millenario che lega il mondo della pastorizia alla natura aspra e a volte ostile, dove la civiltà montanara ha costruito un esempio di convivenza con la natura selvaggia ammirato in tutto il mondo.
I borghi di montagna, con la loro architettura povera e spontanea, sorprendono per la capacità di essere integrati al contesto paesaggistico, divenendone parte integrante e costituendo un paesaggio che è un vero e proprio marchio di fabbrica.
Qui sono custoditi tesori d’arte e di architettura inaspettati frutto della floridezza economica basata sulla produzione e sul commercio della lana durante i secoli d’oro della transumanza. Oggi le tradizioni si rinnovano tramandando mestieri e arti, che spesso hanno travalicato i monti buttandosi nella mischia della globalizzazione con le sue produzioni artigianali d’eccellenza.
Le piccole città abruzzesi sono dei piccoli universi dove l’economia appare circolare e dove si potrebbe vivere senza allontanarsi mai da esse, trovandovi tutto il necessario per una vita semplice e appagante.
Sulla costa si respira un’aria mite e mediterranea, dove accanto agli ulivi crescono i fichi d’india e i pini marittimi, che profumano l’aria di resina. Le spiagge e le scogliere non hanno l’aspetto selvaggio delle montagne, e spesso è cementificata, ma resistono alcuni lembi di costa autentica. Un esempio è la costa dei trabocchi, dove la natura rocciosa e più repulsiva hanno protetto genti e paesaggio dall’assalto del cemento. Le famose macchine da pesca (i trabocchi) che come enormi palafitte affondano i loro pali nelle acque dell’Adriatico, oggi sono per lo più ristoranti e luoghi aperti al pubblico, dove la piccola pesca locale rifornisce i ristoratori per rinnovare i piatti e le tradizioni culinarie marinare.
Tra l’Adriatico e l’Appennino si sviluppa una fascia collinare, regno dell’agricoltura abruzzese. Il suolo sabbioso, ricco e forte ne fa un luogo ideale per la coltivazione della vite e dell’ulivo, che qui toccano picchi di eccellenza qualitativa di livello mondiale. Non sono solo clima e suolo a fare olio e vino, ma la sapienza e la cultura di una civiltà contadina con tremila anni di storia.
L’Abruzzo è vario nel paesaggio quanto nel clima, che può essere estremo: la calda estate cede il passo a inverni che possono essere rigidi e nevosi fin sulle spiagge. Allo stesso tempo sulle montagne più alte la neve non si scioglie mai e vivono animali e piante di origine addirittura artica.
Una terra difficile e affascinante, geologicamente giovane e in rapida trasformazione. Questa terra è come un’adolescente, mutevole e cangiante, capricciosa e generosa allo stesso tempo. Terremoti e frane fanno parte del suo carattere mutevole, così come la fertilità e la forza dei suoi abitanti, capaci di cadere e di rialzarsi per prendere in mano la storia e scrivere il futuro.